PEDONALIZZAZIONE A VIA DEI CASTANI? SI’, MA ARRICCHITA DAL TERRITORIO. NO A PROGETTI FINTI

L’ipotesi di pedonalizzazione di via dei Castani ha aperto un dibattito, che non deve limitarsi a una contrapposizione SI/NO (con le relative tifoserie), ma va affrontato come un confronto su quale progetto e in che modo.
Per questo ieri ci siamo incontrati nel circolo del PD di Centocelle per un’iniziativa organizzata dal PD ROMA – Municipio 5.
Perché da ottobre, da quando sì è iniziato a parlarne, ci sono stati due elementi istituzionali: lo stanziamento di 50.000euro per il progetto nel bilancio del Campidoglio e la pubblicazione di un (triste) rendering sui profili social della Sindaca Raggi e del Presidente della commissione trasporti Stefano.
Si è poi svolto un incontro, organizzato dai commercianti e dagli abitanti, in cui il trio Boccuzzi, Stefàno e Raggi (via social) appariva come le tre scimmiette: non sento, non vedo, non parlo. Sicuramente, loro non parlano con nessuno. E quindi ieri abbiamo iniziato noi.

Per dire cosa?
Intanto che per portare avanti un progetto vero, che abbia possibilità di successo e migliori la vivibilità del quartiere, bisogna intervenire sulla mobilità e sui servizi. Quindi: potenziamento del trasporto pubblico, a partire dalla frequenza dei bus e della metro C e dal prolungamento degli orari ad esempio del tram; ampliamento dell’area interessata dal car sharing, che si ferma ben prima di Centocelle; individuazione di parcheggi di scambio; possibili soluzioni per i parcheggi; verifica dei flussi nelle vie limitrofe, anche in considerazione delle variazioni di percorso dei mezzi pubblici. E ancora, sistema vero di bike sharing (Stefàno, non ti battevi qualche anno fa per quello finanziato dagli impianti pubblicitari?), progetti di mobilità sostenibile di vicianto (es. Pedibus). Quindi, accessibilità alle scuole e ai servizi. E naturalmente il tutto va raccordato con gli altri progetti che ci sono sul quadrante (bike lane, corsie preferenziali, …).

Poi, un progetto serio, che non sia solo un rendering (altrimenti lo stanziamento non ha senso, un disegnetto lo potrebbe fare chiunque) deve tener conto di quali attività si vogliono svolgere (si mette del verde? Dei giochi per i bimbi? Panchine? Arredo urbano?), la possibilità di insediare attività culturali e luoghi culturali, e quindi adeguamento dei servizi di raccolta dei rifiuti e del verde.

Insomma, Centocelle è un quartiere complesso e quindi a maggior ragione il progetto richiede studio e tanta serietà.

Caro Stefano, non basta la tua partecipazione in commissione, perché bisogna coinvolgere anche il Municipio, i cittadini, va raccontata l’idea, spiegato il progetto, e quando si discute si scopre che il progetto si può arricchire.
Noi intanto abbiamo iniziato!