L’ENORME PASSO INDIETRO SUL PIANO DEI CARTELLONI

Venerdì su Il Messaggero e sabato sul blog Diarioromano sono usciti due articoli che denunciano un enorme passo indietro sul piano dei cartelloni. Una battaglia che, quando ero assessore, aveva ottenuto risultati incredibili, obiettivi che Roma attendeva da anni.
Provvedimenti che trovarono anche il sostegno dei 5stelle, essi, infatti, manifestarono nell’Aula Giulio Cesare insieme alle associazioni e a tanti cittadini per l’approvazione del PRIP.
La Raggi arrivò al punto di appropriarsi di quei risultati come se fossero suoi fino a vantarsi nel 2017 del percorso portato avanti.
Ora, invece, sono passati due giorni dall’uscita degli articoli, e dal Campidoglio non è arrivata nessuna reazione, smentita o dichiarazione.
C’è stato un cambio di linea politica? O mancano parole credibili da spendere in proposito?

Lo ripeterò fino allo sfinimento: il lavoro è fatto, pronto, e basterebbe fare le gare per avere una città con meno cartelloni, più decoro, più risorse e più servizi.
L’attuale giunta parla pure di nuova mobilità, ma rinuncia ad avere un serio servizio di bike sharing come nelle altre città italiane ed europee.
Cosa aspettano? Perché questo passo indietro? Siamo tornati alla tutela di bottega di quelle ditte che hanno portato Roma a questo disastro?
Fino ad ora gli atti che avevamo approvato (PRIP e nuovo regolamento) hanno sempre tenuto.

Perché cambiare tutto? Vogliamo tornare alle montagne di ricorsi al TAR che tentano di bloccare ogni cambiamento?

O invece questa amministrazione troverà finalmente il coraggio di portare a termine un buon lavoro già fatto?
Sui camion bar la Raggi ha schiettamente riconosciuto il buon operato della Giunta Marino che ora, seppur con un certo ritardo, sembra voler portare avanti. Vorrà fare lo stesso anche sui cartelloni?
Io credo che Roma e i romani ne abbiano un gran bisogno!